Ordine degli Psicologi del Piemonte e Università Bocconi lanciano la sfida sul tema agli operatori del settore col convegno “L’assistenza psicologica in ambito sanitario”
-Alberto Marenco- 5 Febbraio 2013- Si è tenuto, nella giornata di ieri, presso l’Hotel Majestic a Torino il convegno “L’assistenza psicologica in ambito sanitario”. L’incontro si è basato su uno studio realizzato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte e dal CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Luigi Bocconi.
Un appuntamento che rappresenta – come spiega Federico Lega, Direttore del Corso di Laurea in Economia e Management delle PA e delle Istituzioni Internazionali dell’Università Luigi Bocconi – “una tappa verso l’ultimazione dello studio “Comunità Professionale e percorso strategico degli Psicologi della Sanità Piemontese. Un White Paper per la riflessione”. Il Libro Bianco, commissionato dall’Ordine degli Psicologi della Regione Piemonte al CERGAS vuol essere uno strumento per contribuire a trovare soluzioni sostenibili ed efficaci e per consolidare il posizionamento della psicologia nella filiera dell’offerta sanitaria pubblica”.
I disturbi mentali minori sono infatti, molto spesso, sotto diagnosticati e sotto trattati. Il mancato trattamento di questi disagi comporta una cattiva qualità di vita e una domanda inappropriata di beni e prestazioni sanitarie. In tal senso la comunità professionale degli Psicologi piemontesi si propone di sviluppare un confronto sui benefici socio-economici che l’assistenza psicologica è in grado di fornire in ambito sanitario.
“La sofferenza psicologica affligge circa il 38% della popolazione europea con costi indiretti per 277 miliardi di euro – afferma Paolo Barcucci, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte – Nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di disabilità mondiale dopo le cardiopatie ischemiche”. I primi risultati dello studio dell’Università Bocconi evidenziano gli impatti dell’attività psicologica in termini di efficacia e costo. Emerge il dato per cui l’utilizzo di interventi strutturati, basati sull’integrazione tra la componente medica e quella psicologica, può produrre benefici su entrambi i fronti.
Le previsioni demografiche dell’Istat 2005 – 2050 sostengono una tendenza all’invecchiamento della popolazione italiana, per cui la percentuale di anziani over 65 passerà dal 19.5 al 33.6%. L’età costituisce il più importante fattore di rischio per sviluppare una forma di demenza, uno dei principali problemi sanitari e sociali. In Piemonte la popolazione interessata è di circa 25.000 potenziali pazienti, che se diagnosticati precocemente, grazie alla neuropsicologia, non inizieranno o ritarderanno il percorso degenerativo, con significative ricadute sui costi della sanità piemontese e benefici per i pazienti e le loro famiglie.
Hanno presenziato all’evento il Ministro della Salute del Governo Monti Renato Balduzzi e il Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale l’On Ignazio Marino.
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