Intervista a Isabella D’Attoma

1.    Una breve descrizione

Ho 48 anni e sono laureata dal 1987 in Psicologia presso l’università La Sapienza di Roma. Ho da subito intrapreso l' attività di psicologa, formandomi come psicologa cognitivo-comportamenti ed acquisendo la qualifica di psicologa-psicoterapeuta. Oltre la libera professione ho lavorato per molti anni come esperto presso il Tribunale di Sorveglianza di Lecce; in qualità di CTU presso il Tribunale di Brindisi, all’Uepe di Taranto, a tutt'oggi nel carcere di Lecce. Nelle scuole ho organizzato corsi di formazione ai genitori e sono stata e sono consulente in sportelli di ascolto psicologico destinato ai minori, ai genitori e ai docenti; ho lavorato prima come psicologa ed oggi come coordinatrice  nel Centro di prevenzione alla devianza minorile, oggi denominato centro socio-educativo diurno. Ho partecipato a master, convegni e corsi in qualità di discente e di docente. Nella mia vita professionale ho approcciato diverse scuole di psicoterapia, entusiasmandomi sempre. Sono curiosa, amo i cambiamenti e mi piace la sfida.

2.    Per quale motivo si è candidata e ha accettato questa sfida?

I motivi che hanno determinato la mia scelta ad accettare la candidatura a sindaco di questa città, sono riassunti nello slogan - “esserci” - io credo di esserci sempre stata in politica perché sono fermamente convinta che la politica non sia esclusivamente ruolo della rappresentanza istituzionale, ma piuttosto esserci con le proprie capacità, con le proprie abilità, con la propria intelligenza, sensibilità, per fare del bene comune una cosa vera, reale, tangibile, concreta. Esserci per riuscire a leggere ed interpretare la società e i suoi bisogni, le ansie, le aspettative; non penso quindi di essere proprio una novizia e non sono nuova alla politica soprattutto perché, grazie alla mia professione tanti assolvono a funzione politica, forse più incisiva rispetto a tanti che invece la condizionano all’esercizio di una carica istituzionale, rispetto a quei tanti che si intende - “legittimamente” - che l’unico modo di fare politica sia essere vestiti di una funzione pubblico. Io credo di essere differente sotto questo aspetto, e lo dico con orgoglio, anche forse con un po’ di presunzione che mi proviene dall’essere una persona che veramente e quotidianamente si trova ad ascoltare, ad affrontare i dolori del vivere quotidiano delle persone, quanto addirittura la loro difficoltà a sopravvivere.
Ho accettato la sfida delle primarie aderendo all’invito del Movimento 17 marzo Liberi che nel proprio statuto e scopo rispecchia anche il mio modo di vedere la politica e anche perché è un Movimento nato da poco e che prepotentemente si affaccia alla ribalta della realtà ostunese, ma anche con lo sguardo a carattere nazionalistico per una politica che guarda alla storia dell’Unità d’Italia facendo tesoro degli errori del passato e per evitare di ripeterli.

3.    Su cosa sarà concentrato il suo programma amministrativo e nel caso in cui dovesse diventare sindaco quali sono le cose a cui darà priorità?

Gli argomenti di programma sono tantissimi che ad elencarli tutti ci vorrebbe un libro, ma in sintesi dico che voglio guardare con attenzione a tutto il territorio e valorizzarne tutte le potenzialità che portano soprattutto ad una nuova concezione dell’agricoltura e di conseguenza del turismo studiando una formula di coesione simmetrica tra le due strutture, non a caso il turismo e l’agricoltura li intendo fortemente legati  e collegati alla cultura del nostro territorio. Essi vanno fortemente migliorati per offrire una migliore qualità per una migliore acquisizione di mercato.
Detto questo, attenzione particolare va rivolta anche alla fascia costiera con altrettante potenzialità e con un piano spiagge più omogeneo ed accogliente, non trascurando la possibilità di trasformazione  del porto di Villanova in porto turistico  con particolare tipo di infrastruttura portuale costruita o dedicata ad un uso prettamente diportistico, dotata di attrezzature di rimessaggio, riparazione e rifornimento dei natanti di varia stazza di tipo turistico, amatoriale o sportivo, facendo in modo che diventi un forte punto di riferimento di attrazione turistico-commerciale di importanza rilevante nell’ambito del Mediterraneo.
Inoltre, ritornando al territorio in generale, sarebbe opportuno realizzare delle opere viarie comode ma sempre rispettose del paesaggio che possano agevolare la visita dei parchi archeologici e naturali e, se possibile, reperire delle aree nelle rispettive adiacenze per la realizzazione di strutture ricettive e di ristorazione, in modo da accrescere e valorizzare dette aree imponendone l’apertura  24 ore su 24, le sistemazioni degli accessi in Ostuni.
Ostuni ha bisogno di interventi immediatamente realizzabili che possano determinare una migliore immagine della città.

4.    Rispetto all’attività svolta fino ad ora dall’amministrazione uscente cosa va assolutamente cambiato e cosa considera buono?

Questa domanda è puramente tecnica e quindi rispondo con cautela e pertanto mi soffermo a quello che ho visto. Ho notato che in  questi anni l’Amministrazione comunale che possiamo considerare uscente, visto il clima elettorale, ha apportato significativi interventi sulle opere pubbliche, prima tra tutte la messa in sicurezza delle scuole e relative manutenzioni, anticipando di gran lunga di diversi anni il piano previsto ultimamente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e, ovviamente questo è un vanto che fa storia, poi ci sono stati interventi riguardo la ristrutturazione del Museo, ex Convento delle “Monacelle”, la ristrutturazione della facciata della Cattedrale, il Palazzo Tanzarella nel Centro Storico,  il piano di rifacimento del manto stradale in quasi tutta la città di Ostuni e tante altre cose di importanza rilevante e abbastanza utili per la cittadinanza. Ovviamente molte cose vanno migliorate e rese più efficienti, ma qualcosa va cambiato e reso più funzionale, tipo un arredo urbano più accogliente, la cura del verde più attenta e fare in modo che quando si arriva  nella città di Ostuni, qualunque sia l’ingresso, dovrà essere accogliente e presentabile come un salotto, tenendo conto della valenza turistica di questa città.


5.    Perché alle primarie dovrebbero votare lei e non i suoi avversari?

Nel riaffermare che ho un profondo rispetto nei confronti dei miei "amici" avversari mi viene spontaneo sottolineare che anche in politica le donne possono fare la loro parte e che potrebbero farla bene, un motivo in più perché gli elettori dovrebbero votare per me, e qui rilancio il mio slogan - "La forza delle donne in politica: Esserci, sono l'unica candidata donna in questa competizione di primarie e non so se potrò esserlo nella competizione ufficiale. Come donna e come cittadina di questo paese ritengo di essere pronta a dare un buon contributo allo sviluppo di questa Città attraverso un nuovo modo di pensare e di fare la politica, nel rispetto dei diritti dei cittadini, nella trasparenza amministrativa, combattendo ogni forma di corruzione e di privilegi. Idee forti per un rilancio dello sviluppo dell’economia ostunese attraverso interventi significativi perché il benessere del cittadino aumenti sensibilmente. Uno sguardo importante ai giovani e alle fasce deboli. Questi alcuni punti del nostro programma.
 

Attibuzione - Non commerciale



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