Inno alle donne

Si inizia da lì, quando piccole e indifese c’è una donna ad occuparsi di noi, a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza neppure chiedere. Si cresce poi e c’è sempre una “lei” accanto a noi: quell’amica complice e confidente con cui scambiarsi pensieri sul futuro che verrà. Siamo anche lì, a vivere il giorno che da sempre abbiamo sognato, dentro quell’abito bianco da sposa a condividere la vita con il nostro “prescelto”. E quando arrivano le rughe a solcare il nostro viso, basta guardarci indietro per scorgere tutto ciò che abbiamo vissuto, creato e generato, che spesso non è poco.

Queste sono le donne, tra ciò che vivono e ciò che dicono, tra ciò che sperano e ciò che sognano, tra ciò che realizzano e ciò che conquistano, e parlare di loro il giorno della festa che le celebra è semplicemente un onore per la “psicologia della notizia”.

Figlie, mogli, mamme, nonne, generazioni che si incontrano e si scontrano.Donne in carriera, casalinghe, manager e massaie. Donne single, sposate, separate, divorziate. Donne stanche, ottimiste, seducenti, timide. Donne innamorate, deluse, ferite, maltrattate. Con fisici da modelle, dentro corpi odiati, a rincorrere bellezze, a sentirsi imperfette. 

Donne apparentemente diverse ma accomunate dal mistero che esse stesse rivelano e nascondono insieme e che costituisce una delle meraviglie della vita. Eppure, quando si parla di psicologia femminile pare essere qualcosa di così incomprensibile per gli uomini che confermano ciò con la tipica e frequente frase: “le donne, chi le capisce!”.

In realtà le donne, sebbene appaiano complicate agli occhi degli uomini, in realtà sono solo diverse. La prima caratteristica che balza all’occhio nella psicologia femminile è il ruolo delle emozioni e come queste emozioni siano spesso fluttuanti. Sentiamo spesso uomini che si lamentano dell’incongruenza delle donne “Prima dice una cosa, poi un’altra”. Questo perché le donne sono molto più mosse dalle emozioni che gli uomini, non si può chiedere loro di essere congruenti. Altro aspetto, la seduzione: se da una parte sono stimolate da uomini dotati di certe caratteristiche, sono anche preoccupate di non essere percepite come delle “donne facili”. In altri termini sono preoccupate del giudizio negativo delle altre persone nel caso si donassero ad un uomo con troppa facilità (cfr. psicologia femminile).

Ma ancor prima di sedurla una donna, bisognerebbe ascoltarla, ascoltarla con attenzione, dimostrando vero interesse verso quello che racconta, guardandola negli occhi quando parla, rispettandola, sempre! Oggi non voglio, con queste righe, abbozzare un manuale di come capire le donne, poiché perderei il mio obiettivo e banalizzerei una festa come l’8 marzo, dove davvero l’unico vero messaggio simbolico implicito dovrebbe essere quello di valorizzarle le donne, al di là delle strategie per comprenderle, sedurle o amarle, più semplicemente ammirandone il loro “esserci”.

Ed è innegabile e provabile la loro presenza nei secoli, dalla genesi alla storia moderna: donne storiche importanti da Cleopatra a Giovanna D’arco, donne ispiratrici di poeti da Beatrice a Silvia, donne da premio Nobel da Madre Teresa di Calcutta a Rita Levi Montalcini. Queste sono solo alcune tra le più conosciute ma la lista è lunga. E finanche si rimanga dietro le quinte di una società che cambia di continuo, sappiamo quanto esistano ancora e sempre donne che subiscono violenza, lottano e si ribellano per la loro libertà, ed ognuna di loro nasconde dentro sé una grande dignità e un immenso valore. E alla loro grandezza di madri, spose, sorelle, amiche, colleghe oggi tributo volentieri questo mio inno anche a nome di quei maschi che non saprebbero farne a meno – e che spesso se ne dimenticano.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri 
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

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