CITTA' DEL VATICANO - «Né spaesato né stanco, dopo Vatilikeas». Così si è sentito il Papa, secondo quanto ha raccontato circa 10 settimane fa al suo biografo Peter Seewald, come anticipato dal magazine tedesco Focus. Seewald, con il Papa, ha scritto il libro-intervista "Luce del mondo", frutto di diverse conversazioni con Benedetto XVI, l'ultima delle quali, appunto, una decina di settimane fa.
Alla domanda su cosa ci fosse da aspettarsi dal suo pontificato, invece, il Papa rispose: «Da me? Non molto. Io sono un uomo anziano le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare quel che ho fatto».
«In Vatileaks non ho fatto il sovrano assoluto». «In Vatilieaks era importante che venisse garantita la indipendenza della giustizia, che un monarca non dicesse: adesso prendo io le cose in mano» disse il Papa a Seewald.
«La psicologia di paolo Gabriele mi è incomprensibile». «Non potrei dire, che io sia caduto in qualche sorta di disperazione o dolore universale - ha detto il Papa parlando di Paolo Gabriele con Seewald - Mi è semplicemente incomprensibile. Anche se vedo la persona, non posso capire, che cosa ci si possa aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia».