Il legame con la mamma è fondamentale nel primo anno

Si svolgerà a Pavia, dal 30 agosto al 1 settembre, VI Conferenza internazionale sulla psicologia dell'attaccamento (Teatro Fraschini e Palazzo centrale dell'università) con la partecipazione di 500 esperti da 34 Paesi. Al centro dell’incontro ci sarà il rapporto speciale, quasi esclusivo, tra la mamma e il suo bambino nel primo anno anno di vita che decide il destino emotivo dell'adulto che verrà: le future capacita' di adattamento al pericolo, le scelte affettive, le reazioni ai traumi, per tutto l'arco della vita.

Ci si interrogherà sul perché alcuni bambini non riescono a controllare la loro aggressività, mentre altri non riescono a tollerare le separazioni, quali sono le separazioni sopportabili a ogni età, cosa conta nel legame di coppia per sentirsi protetti oltre che amati o attratti dal partner e, soprattutto, quali sono i programmi d'intervento che aiutano i genitori a comprendere i segnali affettivi dei loro figli, coniugandoli con il rispetto delle regole e della disciplina.

Come spiega in una nota Lavina Barone, chiar del meeting, “Nel primo anno di vita l'attaccamento con la madre, o con chi si prende cura dei neonati, determina la capacità di reazione e adattamento, oltre che il modo di affrontare ciò che si percepisce come pericolo o minaccia. Questi primi legami affettivi sono la chiave del nostro futuro. Quando il bambino percepisce una minaccia, nel tentativo di regolare le proprie emozioni negative cerca subito protezione e vicinanza in una persona familiare, che in genere e' la madre. Da solo il bambino non potrebbe farcela. Se qualcosa non funziona e l'attaccamento non riesce a essere una risorsa, diventa un fattore di rischio e il bambino aumenta le sue fragilità. Questi modi diversi di vivere il legame di attaccamento si creano entro il primo anno di vita, tendono a rimanere stabili per tutta la vita, ma non sono immutabili. Esperienze affettive successive possono modificarli”.

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