Il Castello Utevegio ospita il Convegno-Assemblea Regionale dell’AIF


Occhi puntati su “La formazione della classe dirigente per lo sviluppo democratico del Mediterraneo”

 

Palermo, 22 gennaio – Uno scenario d’eccezione per una tappa significativa all’interno dell’Associazione Italiana Formatori Sicilia quello che sabato 21 ha offerto la sede del Convegno – Assemblea, il Castel Utveggio di Palermo, sede del CERISDI,  dove sono convenuti delegati AIF provenienti da tutta la Sicilia.

Un appuntamento importante per la tematica trattata nella prima parte della mattinata nel corso della tavola rotonda coordinata dal prof. Luigi Maria Sanlorenzo, docente di Psicologia della Formazione presso l’Università degli Studi di Palermo, ma anche fondamentale per la vita associativa dei formatori siciliani vista la convocazione dell’Assemblea per l’elezione del Consiglio direttivo regionale e relativa nomina del Presidente.

Nonostante i blocchi dovuti alle manifestazioni di protesta che hanno caratterizzato in negativo la vita dell’isola, nonostante la disaffezione nei confronti dell’associazionismo che caratterizza di recente molte realtà associative, l’appello del presidente uscente, Dr. Alberto Sozzi, è stato raccolto dai soci AIF Sicilia provenienti da numerose provincie e anche da un gruppo di giovani, desiderosi di muovere i primi passi nell’affascinante mondo della formazione e dare il proprio fattivo contributo.

Ad aprire i lavori il videomessaggio del presidente nazionale AIF, Pier Sergio Caltabiano, impossibilitato a partecipare per impegni sopraggiunti, che ha fornito spunti interessantissimi per lo sviluppo del dibattito dal titolo “La formazione della classe dirigente per lo sviluppo democratico del Mediterraneo”. Il ruolo del formatore appare pregnante in una società allargata in continuo cambiamento e soprattutto alla luce dei nuovi scenari che si profilano nel Mediterraneo. Al formatore, oggi più che mai, viene richiesto da una parte di essere punto di riferimento autorevole, risolutore di conflitti e portatore di conoscenza che guidi all’intraprendenza e alla promozione di iniziative, dall’altra subisce il momento di flessione e di crisi che la formazione sta attraversando come molti altri settori. “Così – afferma il presidente Caltabiano - un buon formatore deve sentire il bisogno di privilegiare l’introspezione per poter avere relazioni di “successo”; saper prendere iniziative e poter contare su di una indipendenza, fisica ed emozionale; essere aperto a nuove esperienze; avere una buona dose di umorismo; vedere nella creatività un “must” imprescindibile; cogliere il senso delle cose, anche al di fuori del tradizionale nesso causa-effetto, ma soprattutto avere dei valori.”

Per discutere di formazione a sostegno della creazione della nuova classe dirigente nell’area del Mediterraneo sono state messe a confronto le due posizioni ed esperienze diverse dei relatori chiamati ad approfondire la tematica già trattata dall’AIF Sicilia in modo pioneristico in altre due occasioni. Da una parte la tesi di Pasquale Hamel, scrittore e saggista, dall’altra quella di Karim Hannachi, professore a contratto di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università degli Studi di Enna e di Ragusa. Esse hanno dato vita ad un confronto vivace e sentito, viste anche le esperienze personali e professionali maturate da Hamel nel corso della sua carriera da burocrate della regione siciliana prima e da appassionato studioso del Mediterraneo poi. Hamel rivendica un ruolo di preminenza del Mediterraneo nella politica dell’UE e sottolinea come il “continente liquido” sia stato escluso progressivamente dalla linea tedesca che, in questi anni, ha privilegiato e sostenuto l’allargamento ai paesi dell’est, per mero interesse nazionalistico. Esperienze che toccano l’esperienza umana, personale e professionale quelle del prof. Hannachi, nato in Tunisia “un posto come altri visto che non è dato scegliere dove nascere”, da tanti anni cittadino italiano residente a Mazara del Vallo che centra il suo intervento sull’importanza di far evolvere la propria identità giorno dopo giorno grazie all’incontro con l’altro. Posizione interessantissima che va ben oltre il concetto di “interculturalità” che oggi cerca di porre rimedio ai danni causati dall’impero della multiculturalità.

A chiusura del convegno infine le interessantissime testimonianze della dr.ssa Giovanna Aiello, responsabile formazione CERISDI, alla quale è stato anche affidato il compito di fare gli onori di casa e accogliere i delegati in assenza del Presidente, prof. Adelfio Elio Cardinale, sottosegretario alla Sanità; di Fabrizio Cavallaro, responsabile Sicilmed, Centro Europeo d’informazione; della dr.ssa Laura Cortiana, responsabile Programmi di ospitalità in Italia per “Intercultura”, Centro Locale di Palermo, accompagnata da Elit Iscan, studentessa turca di Istanbul da quattro mesi nell’isola per il suo programma di scambio, che è riuscita a catalizzare l’attenzione dei convegnisti, offrendo momenti di profonda riflessione e saggezza, a dispetto della sua giovane età.

La seconda parte della giornata riservata esclusivamente ai soci AIF, è stata dedicata ai lavori interni, propedeutici all’Elezione Consiglio direttivo e presidente regionale. A guidare l’associazione nel biennio 2012-2014 è stata chiamata la dr.ssa Antonella Marascia, segretario/direttore generale del comune di Mazara del Vallo, consigliere nazionale AIF che potrà avvalersi del contributo fattivo ed entusiasta dei consiglieri, Maria Carta, Salvatore Cortesiana, Salvo Giuffrida e Luigi Maria Sanlorenzo, nonché dell’esperienza maturata dal past president Alberto Sozzi.

 

Stefania Garrone

 

© Riproduzione Riservata

(Condizioni)

View the discussion thread.blog comments powered by Disqus

Open all references in tabs: [1 - 4]

Leave a Reply