LECCE - Giovanni “Tarzan” Conversano ha 33 anni ed è laureato in Scienze dell'educazione specializzandosi in psichiatria e psicologia penitenziaria. Ma la sua passione è sempre stata il calcio. Alla carriera da centrocampista, iniziata a nelle giovanili del Lecce, si aggiunge l’esperienza in serie B e in serie A.
Nel 1999 si trasferisce nel Castel di Sangro in serie C1 collezionando 8 presenze. Poi arriva la televisione. Conversano è nella rosa del Cervia durante il reality show “Campioni” e prosegue il percorso in tv partecipando a Uomini e Donne, come corteggiatore. Ma gli schermi televisivi e le riviste patinate ora sembrano non bastare più a Conversano che ha scelto di dedicarsi alla politica. E si candida alle prossime elezioni amministrative con la lista dell’Udc a sostegno di Luigi Melica.
Giovanni, perchè hai scelto di candidarti?
“Sono un volto nuovo di questa campagna elettorale, sono un neofita della politica. Ma ho avvertito e avverto una totale disaffezione dei cittadini nei confronti della politica e dei politici. C’è ancora molta teoria e poca pratica. Troppe chiacchiere e pochi fatti. Sono convinto che un segnale forte bisognava darlo e lo si può fare solo attraverso una candidatura. Mi auguro che la mia notorietà possa essere utile a costruire qualcosa di buono. Sicuramente c’è gente che è molto più inserita di me ed esperta del contesto elettorale. E spesso non è la forza delle idee a primeggiare ma sono altri fattori che intervengono quando c’è da raggiungere un obiettivo o un risultato”.
Perchè hai scelto di candidarti nella lista dell’Udc?
“Ho sposato il progetto dell’Udc perchè mi è stato chiesto con grande convinzione da parte del segretario nazionale Lorenzo Cesa, naturalmente dopo un’attenta valutazione del presidente Pier Ferdinando Casini. Ho scelto un partito che in questo momento si colloca al centro della competizione elettorale, che ha come candidato sindaco una persona seria, non un politico ma un professionista. Il professor Luigi Melica per competenza e per capacità credo che sia uno dei più idonei a governare Lecce”.
Cosa non ti piace di questa città?
“Lecce è una città straordinaria, ho cercato sempre e orgogliosamente di manifestare la mia salentinità e la mia leccesità che non ho mai rinnegato. In ogni contesto, a livello nazionale, ho sempre cercato di parlare di Lecce. Purtroppo mi rendo conto che Lecce è gestita da una lobby che cura soltanto i propri interessi. Che governa, che è al potere e che dopo ogni campagna elettorale fatta di promesse, buoni propositi e ottime proposte, alla fine di concreto realizza poco o niente. E non rispetta i cittadini. Alcune vicende arcinote che hanno interessato questa città mi hanno offeso profondamente. Offeso da una classe dirigente in cui confidavo e non mi vergogno a dirlo. Lo stesso sentimento credo accomuni moltissimi cittadini che hanno perso i loro punti di riferimento.”
Su quali progetti cominceresti a lavorare?
“Preferisco non entrare nel merito a queste questioni. Non vorrei alterare determinati equilibri che non sono di mia competenza. Questa città ha grandissime potenzialità, può crescere e ha il dovere di crescere. Ma i politici che hanno avuto l’opportunità di costituire dei punti di riferimento per i propri assessorati spesso non avevano le competenze per ricoprire determinate cariche ”.
In campagna elettorale stai incontrando tanta gente. Quali sono i reali bisogni dei leccesi?
“La gente ha bisogno di lavorare e viene a chiedermi un posto di lavoro. Io non posso dare lavoro, non posso prometterlo. Tutto ciò che posso garantire è il mio impegno, la lealtà, l’onestà e il rispetto”.
Dal punto di vista umano come stai vivendo questa campagna elettorale?
“Per me è un’esperienza nuova, la affronto con molta disponibilità e sto ritrovando nella gente tutta la disponibilità all’ascolto che ho sempre garantito io per primo. Sto raccogliendo quello che ho seminato a livello umano, emozionale ed empatico. L’esito del voto non posso prevederlo ma sono contento di aver avuto il coraggio di affrontare questa esperienza”.
Hai uno slogan?
“Il coraggio di scegliere il futuro. Non bisogna arroccarsi alla paura di perdere quello che non si ha. Se non si rischia non si otterrà mai nulla. Il coraggio è stato per primo il mio. Invito i cittadini ad un voto responsabile”.
Paola COLACI