Secondo studio della Victoria University di Wellington le fotocamere possono rovinare i nostri ricordi: ecco perchè
Troppi selfie possono avere un effetto negativo sulla memoria. L’ansia di fotografarsi in ogni tempo e luogo, che ha trovato il suo apice negli ormai celebri autoscatti realizzati con lo smartphone, può distruggere i ricordi. Ad affermarlo è uno studio condotto da Maryanne Garry, docente di Psicologia alla Victoria University di Wellington, in Nuova Zelanda.
Secondo lo studio, la voglia frenetica di fotografarsi distoglierebbe l’attenzione da ciò che ci sta intorno. Posti unici, viaggi, momenti con gli amici e altre situazioni “da ricordare” non sono più vissute in funzione del presente, ma di un “futuro” in cui si vedrà il selfie scattato qualche tempo prima.
Coca Cola, quando ha lanciato il suo video della soluzione anti-smartphone, aveva già individuato un problema di per sé evidente, che trova però ora una solida conferma scientifica.
Secondo il Prof Garry, la causa principale degli effetti negativi dei selfie sulla memoria è la voglia di apparire fotogenici. In motli sanno che dietro un selfie ci sono decine di “autoscatti prova”, poi c’è la forma della bocca, la direzione dello sguardo, il profilo migliore… e intanto ci si scorda che attorno c’è un mondo meraviglioso che aspetta di essere vissuto.
“Le persone fanno mille foto e poi le scaricano da qualche parte e in realtà non hanno il tempo di guardarle molto perché è troppo difficile etichettarle e organizzarle. Questa mi sembra una perdita”, spiega Garry.
Mentre siamo preoccupati a scattare mille foto per aggiungere nuovi scatti al nostro album dei ricordi digitali, pian piano cancelliamo l’album dei nostri ricordi “reali”. La mente si svuota per ricomporsi dentro ad una memoria di uno smartphone o di un pc, ed è come se li perdessimo per sempre.
Siamo solo all’inizio, l’era dei selfie è appena cominciata e non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro. L’arrivo dei Google Glass o di altri occhiali digitali stravolgerà sicuramente le carte in tavola ancora una volta, ma l’evoluzione tecnologica è così rapida e le mode così veloci che dobbiamo aspettarci di tutto. Intanto, ricordarsi di “alzare gli occhi” dallo schermo può essere un buon modo di “aspettare”…
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