Gli arbitri aretini e la psicologia
Saverio Romano - 15/01/2016, 09:50
Sezione di Arezzo
Anche la Sezione di Arezzo, dell’Associazione Italiana Arbitri, dopo l’indiscusso successo delle brillanti lezioni sulla psicologia arbitrale fermamente introdotte dal Presidente nazionale Marcello Nicchi ai vari raduni nazionali, ha proposto l’argomento ai suoi associati. La materia, oggetto di maggiore approfondimento, è stata trattata minuziosamente, nella Riunione Tecnica Obbligatoria che si è tenuta venerdì 8 gennaio nei locali di Arbitro Club, dalla Professoressa Laura Occhini, aretina doc, pedagoga con specializzazione in psicologia clinica (indirizzo Psicologia e Psicoterapia Individuale e di Gruppo), nonché ricercatrice all’Università di Siena – sede di Arezzo - per l’area della psicologia dello sviluppo e dell’educazione. La relatrice nel corso della intensa e proficua lezione ha trattato i vari livelli del linguaggio: verbale, non verbale e paraverbale, che un arbitro dovrebbe conoscere per applicarli nel corso della direzione di gara. Si è soffermata inoltre, anche su alcuni aspetti della sociologia relazionale e soprattutto sulle reazioni del corpo e sulla distanza sociale. Non ha mancato di dire che gli obbiettivi nella vita si possono raggiungere solo con determinazione e credendoci tanto. A tal proposito, il presidente della Sezione Giancarlo Chiappini dice che vale la pena di citare l’affermazione di Sant’Agostino: “L’uomo è ciò che ama”. La serata si è conclusa in modo molto veloce, perché purtroppo il tempo è tiranno, e con la speranza che l’arricchimento umano ed etico derivato dalla lectio magistralis sia foriero di prestazioni arbitrali migliori.
Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro" (aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)