(p.v.) – La tecnologia al servizio della Neuroriabilitazione. E’ stato presentato - ieri lunedì 2 dicembre 2013 - alla stampa, un progetto che l’Asl CN1 ha attivato presso l’ospedale di Fossano, in collaborazione con il Politecnico di Torino (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale) e il dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, finanziato dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Cuneo e dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Fossano. “Un progetto che potrà avere importanti ricadute positive sul recupero dei pazienti – spiega il direttore generale Gianni Bonelli – nel contesto di un ospedale riconvertito in Polo riabilitativo a livello provinciale e oltre, per quanto riguarda la neuroriabilitazione.” Gianfranco Lamberti è direttore della struttura di Neuroriabilitazione: “Nella disabilità sono oggi i cronici ad avere un impatto sociale più significativo. Alcuni li considerano non più recuperabili dal punto di vista fisico e sociale, ma non è così e sono fiero che questo ospedale possa contribuire con questa ricerca a confermare il cambio di visione. Spero che il nostro sia un viatico per i percorsi ipotizzati nel nuovo atto aziendale”. Gabriella Eula è professore associato al Politecnico di Torino, nel dipartimento del professor Guido Belforte, con il quale si è formata: Le prime sperimentazioni su paraplegici sono state avviate sin dal 2006. La macchina ha il vantaggio, rispetto all’uomo, di essere più precisa. P.I.G.R.O. è un tutore attivo, maneggevole, leggero, versatile, vestito sulle gambe dei pazienti, dapprima sottoposti a risonanza magnetica per capire il tipo di danno cerebrale: dopo 3 settimane di trattamento si esegue un’analisi sul cervello per verificare il naturale recupero sugli arti inferiori. Con questo prototipo, più volte migliorato con quattro diverse versioni dal 2006 al 2012, studiamo la possibilità di attivare nuovi circuiti motori con macchine robotizzate. E’ possibile trattare anche due pazienti contemporaneamente, pensiamo anche ad un suo utilizzo come ausilio per il trattamento in acqua, nel prossimo futuro. La macchina che abbiamo progettato, rispetto ad un tapis roulant, ha il vantaggio di consentire un cammino mobile in una stanza rispetto a un punto fisso”.
Il robot non è utilizzato come ausilio alle persone, per consentire loro di muoversi, ma ha una funzione di neuroriabillitazione robotizzata ed è utilizzato osservando precisi protocolli clinici. Ai tecnici del Politecnico si affiancano gli psicologi dell’Università. Spiega Gianfranco Lamberti: “La psicologia è una tradizione nelle neuroscienze per non fermarsi a un’analisi biotecnica, ma valutare il recupero a livello cerebrale; questa disciplina può contribuire per la valutazione del miglioramento cognitivo delle persone e della possibilità di dare qualità alla vita anche in una fase avanzata della malattia.” Alla conferenza hanno partecipato anche il direttore sanitario di Azienda Gloria Chiozza, il direttore amministrativo Gianmaria Battaglia, il direttore di Presidio Giovanni Siciliano e l’assessore del comune di Fossano Maurizio Bergia.