“Lie To Me” non è soltanto il titolo di una delle serie Tv di maggior successo degli ultimi anni e che ha fatto appassionare milioni di italiani, alla ricerca di verità alcune volte difficili da smascherare, ma è anche la pellicola che ha contribuito a portare alla ribalta il concetto di comunicazione non verbale. Il film infatti si basa su tecniche scientifiche di decodifica dei segni, realmente utilizzate, ma naturalmente rese meno attendibili dal fatto di trovarsi in un set cinematografico e senza tenere conto dell’ambiente e del contesto.
Le emozioni ed il linguaggio non verbale rappresentano però una sfera molto significativa nella nostra vita ed anzi, “sono talmente importanti che ci hanno permesso di evolverci e ci permettono ancora oggi di relazionarci meglio con le persone.” A sostenerlo è il dottor Diego Ingrassia, consulente, formatore e coach dei comportamenti manageriali, specializzato nella comunicazione non verbale e partner di IG Management, unica società autorizzata da Paul Ekman a rilasciare certificazioni in questa materia.
“Le emozioni sono ancora più importanti dei tre driver fondamentali che ci permettono di vivere: la riproduzione, il nutrimento e la voglia di vivere – sostiene Ingrassia. Possiamo lasciarci morire di fame se proviamo disgusto, non desideriamo riprodurci se proviamo disgusto e paura, ci lasciamo morire in casi di estrema tristezza e vergogna. Siamo sempre alla costante ricerca di emozioni: leggendo un libro, guardando un film o relazionandoci con le persone. Le competenze più richieste oggi nel mondo aziendale sono infatti le capacità relazionali e l’intelligenza emotiva. È importante quindi allenare tali competenze soprattutto in questo periodo storico in cui le comunicazioni avvengono in gran parte attraverso i social network e stiamo perdendo la capacità di leggere le emozioni attraverso il comportamento del nostro interlocutore e non abbiamo mai la certezza che tali emozioni siano reali.”
Come si riescono a capire le emozioni da semplici microespressioni facciali?
“Il nostro corpo comunica emozioni attraverso un linguaggio che è privo di una codifica verbale. Se così non fosse stato non avremmo, ad esempio, potuto comunicare ad un nostro simile la paura durante un evento pericoloso. Invece quando si ha paura, il sangue del nostro corpo confluisce verso le gambe perché ci prepara a poter scappare dal pericolo più rapidamente. È così che si attivano una serie di cambiamenti fisiologici che si riflettono anche nel movimento di alcuni muscoli facciali. Paul Ekman, lo scienziato che ha studiato l’attivazione di questi muscoli, ha scoperto che ci sono 7 emozioni che vengono rappresentate dagli stessi muscoli in tutti i popoli del mondo: la rabbia, la tristezza, la paura, il disgusto, la gioia, la sorpresa e il disprezzo.
In realtà abbiamo più di 40 muscoli nel nostro viso che generano più di 10.000 espressioni diverse. Quando sono molto rapide, tra un quinto e un venticinquesimo di secondo le chiamiamo microespressioni. Ne parleremo, approfonditamente, nel corso del Convegno Mondiale “La Magia delle Parole e dei gesti.”
Quali sono le tecniche che si applicano per smascherare una persona che dice menzogne?
“La competenza più importante è saper leggere in modo scientifico i segnali che il nostro corpo trasmette. Il metodo si basa sulla codifica e decodifica di 5 canali: le microespressioni, il linguaggio del corpo, la voce, lo stile verbale e il contenuto verbale.È importante essere in grado di leggere tutti e 5 i canali e metterli in relazione tra loro. La coerenza tra questi aumenta la probabilità di trovarci davanti ad una persona credibile, la non coerenza ci permette di investigare meglio sulla risposta e selezionare con più precisione le aree da approfondire. Fondamentale è il contesto. La famosa macchina della verità, ad esempio, sarà sempre meno attendibile di un’intervista one to one, perché non riesce a tenere conto fino in fondo delle emozioni che possono derivare dall’ambiante circostante o dalle peculiarità della persona. I training sulla valutazione della credibilità dell’interlocutore approfondiscono oltre che la lettura dei cinque canali anche la tecnica avanzata delle domande e la lettura del contesto.”
Il Dottor Diego Ingrassia interverrà nel corso del 2° Convegno Mondiale BSST “La magia delle parole e dei gesti” in un workshop con Giorgio Nardone : L’ARTE DI MENTIRE A SE STESSI E AGLI ALTRI
Il video di presentazione del wokshop
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Fonte: Ufficio Stampa