Chi subisce una rapina rischia di soffrire conseguenze fisiche e psicologiche per molto tempo. È per questo che il vicentino Antonio Zuliani, psicologo dell'emergenza noto a livello nazionale, ha pubblicato un manuale per illustrare i problemi e delineare possibili modalità per aiutare coloro che sono stati vittime di un assalto. “Rapina! Attenti alla vittima” (edizioni Knemesi, 105 pagine) ha lo scopo di suggerire soluzioni e aiuto a chi ha vissuto il dramma. A metà fra il saggio per esperti e la divulgazione, la pubblicazione di Zuliani (che ha curato diversi manuali di psicologia dell'emergenza) offre un contributo puntuale in un settore finora inesplorato. Eppure le rapine sono all'ordine del giorno. Agenti di commercio, commercianti e orafi, dipendenti di banca e cittadini subiscono l'irruzione in ambienti a loro famigliari come il negozio, il posto di lavoro e l'abitazione. Zuliani affronta le varie reazioni delle vittime che vanno dalla paura alla rabbia, dal sollievo per la conclusione dell'assalto al senso di colpa e che lasciano un forte senso di vulnerabilità. Queste reazioni, argomenta l'esperto, sono normali; motivo di preoccupazione - e quindi con necessità di cura - possono esserlo gli effetti psicologici che durano nel tempo, come la sovraeccitazione o il senso di congelamento. Zuliani dà alcuni consigli su come comportarsi nel corso di una rapina (evitare i gesti di eroismo, assecondare il bandito, memorizzare dettagli che possano essere utili alle indagini) e sostiene come un sostegno psicologico sia necessario per aiutare la vittima a superare i primi, drammatici momenti. Inoltre l'autore dà consigli anche alle forze dell'ordine per non spaventare ulteriormente chi ha subito un'irruzione violenta nella propria vita, e fornisce indicazioni sul lavoro terapeutico. Perché c'è chi, dopo una rapina, non riesce proprio a riprendersi. D.N.
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