Con la collaborazione della dott.ssa Francesca Saccà, Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale (Roma)
Gli anglosassoni la chiamano Love Addiction e in generale la fanno coincidere con la ricerca ossessiva di figure protettive con cui istituire un legame e mantenerlo stabile nel tempo. Il bisogno di protezione, in effetti, è alla base della dipendenza affettiva e ne costituisce il tema di fondo principale. All’interno di una relazione, la dipendenza, soprattutto all’inizio, è normale: il desiderio di fondersi con l’altro è connaturato all’amore; si corre il rischio che diventi patologia quando ad alimentarla sono profonde insicurezze o insani pensieri che collegano la propria felicità esclusivamente alla vicinanza di un’altra persona. Tali alterazioni della normalità, infatti, possono trasformarsi in un vero e proprio disagio psicologico da cui hanno origine gravi problematiche personali e relazionali. Con la collaborazione della dott.ssa Saccà, abbiamo indagato la dipendenza affettiva mettendone in evidenza le cause, i sintomi e le strategie per affrontarla e risolverla.
Cos’è la dipendenza affettiva?
È una patologia del sentimento e del comportamento amoroso, sempre più diffusa nel contesto attuale. Consiste nella trasformazione dell’amore in un’ossessione che travolge e fa soffrire: il desiderio di fusione con l’altro che, con lo stabilizzarsi del rapporto, va diminuendo, perdura inalterato nel tempo e si tende in modo continuo ed esasperato a “fondersi nell’altro”.