L’Ausl di Bologna ha dato l’ok alla sperimentazione di una terapia tibetana a pazienti oncologici. Si tratta della ’Pratica meditativa Tong Len’ e sara’ condotta dall’equipe di Gioacchino Pagliaro, direttore del reparto di Psicologia clinica dell‘ospedale Bellaria che si occupa di meditazione da molti anni. Come inizio ci sarà una sperimentazione su 80 pazienti che continueranno nel frattempo il normale processo di cure: 40 faranno la terapia, gli altri no, per valutare le differenze. Lo studio durera’ vari mesi.
A distanza di tre e cinque anni, lo staff di medici analizzerà i pazienti per capire se ci sono stati cambiamenti, se sono variati alcuni valori del sangue come il livello dei globuli bianchi oppure se ci sono miglioramenti negli stati d’ansia e di tensione.
La meditazione, che si pratica focalizzando la mente ininterrottamente per un periodo di tempo su un pensiero, una frase o una preghiera, porta di per sè una risposta rilassante. I cambiamenti nel corpo sono profondamente rivitalizzanti stimolando il risanamento. Il rilassamento funziona proprio come un “pulsante di ripristino”, permettendo all’organismo di ritornare ad uno stato ottimale di equilibrio. Molti studi hanno dimostrato l’efficacia della meditazione nel trattare un vasto numero di malattie.
In particolare, nella meditazione Tong Len,in tibetano del “prendere e dare” si sviluppa una grande compassione prendendo su di noi la sofferenza e le cause di sofferenza degli altri esseri viventi, ed utilizzandole per distruggere il nostro pensiero egocentrico. Per mezzo di questa meditazione, sperimentiamo la nostra malattia e tutti i nostri altri problemi per il bene di tutti gli esseri viventi. Il punto più importante della pratica del “prendere e dare” consiste nella sua capacità di purificare le cause della malattia, che si trovano nella nostra mente.
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Posted by Acquario
on 5 gennaio 2013. Filed under salute.
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