Beyond the Crisis – 9th European Congress of Community Psychology

Tostato da Claudia Del Prete

Dal 7 al 9 Novembre si è tenuto a Napoli, nella sede della fondazione Laboratorio Mediterraneo, il nono Congresso Europeo di Psicologia di Comunità, dal titolo “Beyond the Crisis – Building Community and critical visions to anchieve justice fairness and well-being”.
Caterina Arcidiacono (Presidente ECPA) e Wolfgang Stark (Università di Duisburg) hanno introdotto la punta di diamante del Convegno: Tom Fox, attivista sociale nella pianificazione e nello sviluppo urbano.

Tom Fox

Tom ha illustrato nel dettaglio i passaggi della realizzazione del progetto messo in atto a New York, che ha consentito ai cittadini di riappropriarsi del contatto con il mare. Lo scopo era quello di fare in modo che le persone si avvicinassero al litorale, pertanto i cambiamenti sono stati realizzati dopo aver dato voce ai cittadini, comprendendo i loro bisogni e cercando di andar loro incontro. Ecco dove si incrociano l’urbanistica e la Psicologia di Comunità.

Si è cercato di soddisfare le esigenze dei fruitori, incontrando anche l’approvazione dei politici che, dapprima contrariati in vista delle ingenti spese che si prospettavano, hanno poi riscontrato un ritorno economico; ciò ha dato il via a un susseguirsi di investimenti che hanno radicalmente trasformato il litorale newyorkese. Alcune attività possono essere svolte solo a pagamento e i fondi derivati da una certa attività vengono reinvestiti nella stessa. “It’s not perfect, but…” commenta Tom.

Prof. C. Arcidiacono

Nel corso della pre-conferenza, tenutasi il giorno 6 Novembre, sono stati proiettati i cortometraggi realizzati, nel contesto del corso di Psicologia di Comunità, da alcuni degli studenti del C.d.L. in Scienze e Tecniche Psicologiche. Gli aspiranti psicologi sono stati guidati da A. Carbone, I. Di Napoli e D. Grimaldi, collaboratori della Professoressa C. Arcidiacono, titolare della cattedra di Psicologia di Comunità presso l’Università Federico II di Napoli.

Tom Fox ha infine mostrato una carrellata di foto da lui scattate durante i giorni precedenti, quando ha avuto modo di passeggiare per la città insieme agli stessi collaboratori che hanno fatto da tutor agli studenti.

Le persone pensano che il cittadino debba limitarsi a pagare le tasse, sarà chi amministra la città a dover poi mettere in atto le modifiche necessarie. A detta di Tom, bisognerebbe uscire da tale ottica per avvicinarsi a un’idea diversa, che vede la cittadinanza come partecipante attiva alla politica, anche per quanto riguarda il piano urbanistico, che sostanzialmente dovrebbe essere adattato alle esigenze degli abitanti del posto.

Tom Fox cattura subito l’attenzione sciogliendo il nodo della cravatta e mettendo via l’accessorio, quasi a voler uscire da un ruolo formale e favorire una maggiore apertura nel contatto con gli astanti, per poter meglio alimentare, attraverso parole pregne di positività, una speranza di miglioramento

In America il litorale è un patrimonio, appartiene a tutti, non ci sono attività private. A Napoli non funziona allo stesso modo. Tom ritiene sia fondamentale partire da un’analisi delle prospettive che il litorale napoletano offre, per poi pianificare modifiche che, a seguito della loro implementazione, andranno a soddisfare le esigenze dei cittadini.
“Oggi nessuno faceva il bagno!” osserva Tom, che due giorni prima si era presentato agli studenti del corso di Psicologia di Comunità in t-shirt e calzoncini; qualcuno gli ricorda che è Novembre e lui ride, come chi sa che le rappresentazioni sociali non sono l’esito della realtà ma, al contrario, risultano cruciali nel determinarla: lui il bagno lo avrebbe fatto, probabilmente perché veder scritto “novembre” sul calendario non avrebbe reso meno calda quella giornata!

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