Con il sindaco Cuccaro, il Comandante dei CC Di Siena, Presidi, Psicologi e Psicoterapeuti , assistenti sociale e mediatori familiari
PIGNATARO MAGGIORE-Occorre ritornare a parlare del bullismo, un problema che spesso sfugge agli occhi degli adulti che vivono nella convinzione che quella dei bambini sia solo l’età dell’innocenza e della bontà in cui determinati fenomeni non possono verificarsi. Il preside dell’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” di Pignataro Maggiore cita Agata Romeo psicologa specialista in psicologia giuridica per parlare di indicatori del fenomeno Bullismo.
Per questo – spiega – in sintonia con l’amministrazione comunale di Pignataro e la preside dell’Istituto Comprensivo di Pastorano, prof.ssa Rosaria Picozzi, è nata l’esigenza di organizzare un convegno cui invitare come relatori psicologi, insegnanti, mediatori familiari e istituzioni. Lunedì 14 maggio prossimo, perciò, nell’aula magna della scuola Media “Martone”, alle ore 10.30 è previsto un incontro dal tema “Bullismo, Vandalismo e utilizzo del casco”. All’incontro parteciperanno il sindaco prof. Raimondo Cuccaro, il Consigliere comunale ed ispettore di Polizia penitenziaria Giorgio Valente (vero promotore dell’iniziativa) il comandante dei Carabinieri di Pignataro Maggiore, Maresciallo Antonio Di Siena, il comandante della Polizia Municipale dott. Alberto Parente, lo psicologo Giovanni Vitale, dell’Unità Operativa Materno Infantile dell’ASL Ce 2, la psicologa e psicoterapeuta dott. Emanuela De Crescenzo, la psicologa e mediatrice familiare dott.ssa Raffaella Dell’Agnena, l’assistente sociale comunale dott.ssa Annamaria Riccio, la Dirigente scolastica di Pastorano dott.ssa Rosaria Picozzi ed il Dirigente scolastico di Pignataro prof. Paolo Mesolella. “Quella del bullismo, spiega il preside Mesolella, è una condizione di sofferenza, di svalutazione della propria identità e di emarginazione dal gruppo. Vi è differenza fra aggressività e bullismo. La prima si manifesta con comportamenti violenti che servono principalmente a scaricare energia, emozioni e tensioni. Il bullismo, invece, è un fenomeno caratterizzato da violenza fisica, verbale e psicologica che ha conseguenze devastanti a lungo termine. Il bullismo non va confuso con i normali conflitti fra coetanei, perché ha delle proprie caratteristiche; può essere diretto (con violenza fisica) e verbale (deridere, insultare, canzonare), ma anche indiretto (come la brutta abitudine di emarginare i compagni e diffondere pettegolezzi e storie offensive nei loro confronti). I bulli sono bambini che si mostrano aggressivi verso i coetanei ma anche verso gli insegnanti e i genitori. Sono impulsivi ed incapaci di stabilire relazioni positive, condizioni che devono essere contrastate e non giustificate dai genitori.
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