Adolescenti e autostima allo specchio

Nella nostra cultura, efficienza fisica ed esteriorità sono considerati valori, la bellezza e l' esteriorità assumono un ruolo molto importante e fondamentale.

Questo ė ancora più rilevante negli adolescenti, sensibili ai messaggi della società e del gruppo dei pari, che aderiscono facilmente ai canoni che a loro vengono proposti dai media e dalla società.

Così può accadere che giovani donne alle prese con la costruzione dell' identità e della femminilità, si trovano a rifiutare forme corporee morbide, perché impediscono di assomigliare alle bellezze proposte dalle copertine o dai programmi televisivi; come allo stesso modo i ragazzi si trovano a confrontarsi con modelli muscolosi e prestanti, ma ambiguamente non trascurando la grande attenzione all' estetica dell' immagine dell' aspetto.

Spesso gli adolescenti si vergognano per le imperfezioni del loro corpo e costruiscono la loro autostima più che sulle competenze e capacità, su come appaiono e quanto sono apprezzati per quanto sono belli e per quanti " like" prendono le loro foto.

 

L’autostima degli adolescenti si può considerare generalmente in quattro ambiti specifici: sociale; scolastica; familiare; dell’immagine corporea, oltre ovviamente all’autostima globale. Quindi gli adolescenti si trovano a dover affrontare sfide in tutti i settori, da quando gli viene detto che non sono all' altezza, a quando i genitori non li capiscono,  a quando si guardano allo specchio e vorrebbero sostituirlo con un quadro, quando chi  vorrebbero conquistare non li degna di uno sguardo... In queste( e molte altre situazioni) percepiscono una distanza chilometrica tra quello che pensano di essere e quello che vorrebbero essere, confrontandosi con un mondo ostile.

 

Spesso gli adolescenti fingono una assoluta fiducia in se stessi, nel tentativo di dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessi, che sono persone “sicure”. Altri si ritirano in se stessi, evitando il contatto con gli altri per paura di un rifiuto.

Una bassa autostima porta alla paura di esporsi in quelle situazioni che possono comportare ulteriori giudizi negativi sulla propria persona, giudizi che possono minare l' autostima. Per evitare ciò si corrono quindi meno rischi sociali, si evitano le persone, o peggio ci si rifugia nell’abuso di sostanze o nel controllo del cibo.

 

Frequentemente, l’adolescente con bassa autostima tende a vivere nel passato o nel futuro, facendosi influenzare dalle esperienze passate o vivendo l’ansia delle cose che forse verranno, auto-impedendosi di focalizzarsi sul “compito” del presente.

Una valutazione eccessivamente critica e negativa del Sé è spesso correlata con una personalità disfunzionale ed è presente in molti quadri di disagio psicologico: depressione, disturbi dell’attenzione, disturbi fobici, insicurezza, ansia, disfunzioni sessuali, problemi di alimenta­zione, scarso rendimento scolastico, alcolismo, tossicodipendenza, ecc...

Se riconosco questi problemi in mio figlio, come posso aiutarlo?

E’ possibile modificare l’autostima di un adolescente, ricorrendo a differenti strategie:  focalizzandosi su un particolare problema, come ad esempio un problema scolastico o relazionale; o modificando il divario tra Sé percepito e Sé ideale, cioè limitando le richieste del suo Sé ideale, avvicinandolo alla realtà, aiutandolo a “guardare” il suo Sé percepito da un punto di vista diverso, più positivo, meno distorto da preconcetti e dalle distorsioni della società.

La cosa più importante che può fare un genitore ė fermarsi ed ascoltare, avvicinarsi a quel mondo strano di rapper e serie TV, tecnologie e fumetti, moda e vestiti, ecc ... E parlare, ma più che altro,  ascoltare veramente paure e desideri dei ragazzi, ricordandosi sempre che ognuno di noi in un modo o nell'altro altro ( non dimenticando il periodo storico) ha superato l' adolescanza...

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