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Università degli Studi di Ferrara – Non ce la faccio più!! Fenomenologia ed esiti della crisi psicologica
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!”
Terzo appuntamento all’Unife di Anatomie della Mente a cura di Stefano Caracciolo
Il noto incipit del primo canto dell’Inferno dantesco per introdurre il prossimo appuntamento di “Anatomie della Mente e altre storie… Sei conferenze di varia Psicologia”, giovedì 20 marzo alle ore 16.30, con palcoscenico d’apertura il Teatro Anatomico della Biblioteca Ariostea (via Scienze, 17 – Ferrara), per proseguire poi, come di consueto, nella Sala Agnelli, dove Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica dell’Unife approfondirà con il pubblico il tema “Non ce la faccio più!! Fenomenologia ed esiti della crisi psicologica”.
Caracciolo dall’Unife così ci invita a riflettere : “Essere in crisi. Un equilibrio che sembrava acquisito si rompe, e all’improvviso tutto appare precario. Ciò che prima c’era, funzionava e si reggeva è crollato come un castello di carte, ed è bastato un soffio, un colpo di vento per mandare tutto all’aria. Come è possibile? Gli eventi della vita ci possono mettere in crisi. Qualunque evento, persino quelli in apparenza positivi come una promozione, un nuovo amore, diventare più grandi, cambiare casa, figuriamoci quelli di perdita, legati all’allontanarsi di una persona cara, ad una difficoltà di salute, di lavoro, sentimentale. Ma quali sono i meccanismi della crisi psicologica? Quali le premesse e i lontani antecedenti, quali i fattori scatenanti, quali i meccanismi reattivi e riparativi? E come si esce da una crisi? Grazie a quali risorse? Con un equilibrio migliore o peggiore rispetto a prima?”.
“Il concetto di crisi è stato particolarmente studiato da Erik Erikson e da Paul-Claude Racamier – spiega Caracciolo dall’Unife – ma, come d’abitudine nei giovedì di Anatomie della Mente, lo chiediamo non solo agli scienziati ma anche ai poeti, agli artisti ‘Nati sotto Saturno’, come nel celebre testo dei Wittkower, e a quelli ‘Toccati dal Fuoco’ della melanconia, come negli scritti di Kay R. Jamieson, al ‘Patch’ Adams che da una sua crisi ha tratto lo spunto per diventare medico irriverente e rivoluzionari. Usando specialmente lo strumento cinematografico, da Ingmar Bergman a Woody Allen, lo chiediamo a tutti coloro che ne hanno lasciato una testimonianza per poter essere utili ad altre persone in crisi”.
Perché la crisi, prima o poi, tocca tutti e la cosa importante è poterne uscire rafforzati dopo essersi sentiti distrutti.
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